Primo raduno Junior Talent 2018/2019


Domenica 30 Settembre si è svolto a Coccaglio (BS) il primo incontro del progetto ‘Junior Talent’ 2018/2019. Quest’anno la sezione AIA di Mantova ha selezionato selezionato Francesco Maria Galli, Nicolò Floriani e Simone Sabatiello. Ai tre ragazzi si è aggiunto, in veste di accompagnatore ufficiale, il nostro vice presidente Renato Riccio. La giornata è trascorsa tra test atletici (yo-yo test e test sprint 40 mt), lezioni tecniche (spostamenti sul terreno di gioco e analisi di filmati), quiz regolamentari, educazione alimentare e motoria. La Sezione si congratula con tutti i ragazzi per gli ottimi risultati ottenuti, ed in particolar modo con Francesco Maria Galli che è stato premiato per aver compiuto il miglior risultato nei test atletici.

Di seguito le considerazioni dei tre ragazzi e del vice presidente.

Galli:
Durante la giornata abbiamo affrontato argomenti talmente interessanti e coinvolgenti che il tempo sembra essere volato. Già da questo primo incontro ho appreso l’efficacia di questa esperienza, che incentiva a continuare ad impegnarsi, aiuta ad avere vedute più ampie e spinge a fare sempre il passo in più per migliorare. Operare a livello regionale inoltre è di forte stimolo motivazionale, personalmente mi permette di avere sempre più chiaro cosa significhi essere arbitro. Sono convinto che l’attività che svolgiamo non abbia semplicemente un fine ludico-motorio e il cammino che stiamo affrontando ne è la conferma.
I dirigenti regionali sono in grado di trasmettere quella carica che ti fa capire di stare affrontando un percorso formativo importante per il quale bisogna impegnarsi e dare sempre il massimo. Interessante anche il confronto con le altre realtà sezionali della regione, è bello conoscere il livello di preparazione dei nostri colleghi coetanei. Altri due aspetti che hanno catturato la mia attenzione sono stati il coinvolgimento di noi ragazzi e la chiarezza di comunicazione da parte dei dirigenti regionali che ci hanno seguito durante tutta la giornata. Prima di lasciarci liberi, ormai fattasi l’ora di rientrare, sono state presentate le proposte future per noi ‘Junior Talent’, che ho apprezzato davvero tanto, e la parola è passata poi al presidente del C.R.A. della Lombardia Alessandro Pizzi. Infine, anche se si è trattato solo di una convivenza giornaliera, ieri ho potuto legare di più con Nicolò, Simone e Renato. Ringrazio di cuore chi mi sta permettendo di intraprendere tale cammino.

Sabatiello:
La giornata è iniziata dai test, durante i quali abbiamo potuto conoscere ragazzi provenienti da altre sezioni scambiando anche pareri molto interessanti e venendo a conoscenza di altre realtà sezionali. Successivamente ci siamo spostati in albergo dove abbiamo affrontato una lezione tecnica di estrema professionalità e chiarezza da parte di alcuni componenti del C.R.A sugli spostamenti e posizionamenti in campo. Finita questa prima parte abbiamo pranzato e subito dopo ci siamo spostati di sala per affrontare la riunione tecnica nella quale abbiamo fatto anche i quiz.
A fine giornata abbiamo avuto il piacere di sentire anche un discorso da parte del presidente regionale Alessandro Pizzi il quale ci ha accolto nel migliore dei modi e ci ha dato modo di credere fermamente in questo progetto ma soprattutto di credere in noi stessi per crescere sempre di più sia come persone che come arbitri.
Il rientro è avvenuto verso tarda serata dove il gentilissimo Renato oltre ad essere stato il nostro accompagnatore ufficiale, ci ha offerto la cena per concludere nel migliore dei modi questa bellissima giornata in compagnia.
Questa esperienza si è conclusa molto positivamente considerando anche i buoni risultati ottenuti da noi ragazzi della sezione di Mantova sia nei test fisici che nei quiz. Questo ci fa solo pensar bene della nostra sezione che ci ha permesso di affrontare questa nuova esperienza incredibilmente utile per la nostra crescita mettendoci a contatto con altre realtà tra cui i membri del CRA che come detto prima danno quel particolare in più che ci permette di curare ogni piccolo dettaglio. Altri ringraziamenti alla sezione sono dovuti al fatto che non solo ci ha permesso di partecipare a questo progetto ma che soprattutto ci ha dato i mezzi per affrontarlo, attraverso il polo di allenamento e le frequenti riunioni sezionali. Dove abbiamo modo di allenarci fisicamente e scambiare pareri con persone ben più esperte di noi. Ringrazio tutta la sezione per avermi dato questa opportunità, questo è solo l’inizio.

Floriani:
Fin dai primi discorsi, dai primi rapporti con i dirigenti regionali, si è capita la differenza tra la sezione provinciale e l’ambiente regionale, differenza che è diventata sempre più marcata nel corso della giornata. La sezione è come una grande famiglia, in cui tutti ti spingono a dare il massimo, ti sostengono, ti incitano. Il CRA ha un taglio diverso: un po’ perché forse nessuno ti conosce oltre al nome e cognome, un po’ perché chiaramente aumenta il livello, dipende più da te stesso. Quando arrivi a livello regionale sei a uno spartiacque: sta a te decidere quale dei due rami prendere.
I discorsi dei vari dirigenti mi hanno fatto maturare questo pensiero: la sezione ha fatto di tutto per il tuo bene, ora sei in regione e sta a te camminare sulle tue gambe e dimostrarci quanto vali. Forse per alcuni i toni sono stati un po’ duri, ma ciò che ho percepito è stato uno stimolo molto importante per me: o ci si impegna seriamente, oppure conviene tornare in provincia, e io ho voglia di impegnarmi. La giornata è stata pesante, ma alla fine molto stimolante per me: stimolante a non fermarsi, a non sedersi sul “sono junior talent”. Una considerazione che mi ha parecchio colpito è stata questa: “in sezione c’erano altri ragazzi, magari più grandi di voi, con più anni di esperienza arbitrale, ma siete stati scelti voi. Fate vedere alla vostra sezione che non si sono sbagliati”. Questo mi ha pesato positivamente, perché magari rispetto ad altri il mio percorso è stato più rapido, per cui sentivo anche addosso una leggera pressione, ma questa pressione durante la giornata si è trasformata in un fattore motivante.
Il viaggio di ritorno è stato come tornare a casa dopo il primo giorno di scuola. Si esce dall’ambiente regionale e si torna in quello sezionale, nella famiglia. È stato come la chiusura di un cerchio, perché il nostro “accompagnatore” è stato Renato, lo stesso Renato che un anno e qualche mese fa ci aveva fatto il corso arbitri. Si è chiuso forse un primo anello, quello di ambientamento con l’attività arbitrale, con la sezione e una piccola anteprima dell’ambiente regionale, ma ovviamente cercherò ancor più motivato di aprirne un altro che mi porti sempre più avanti verso nuovi traguardi e soddisfazioni.

Riccio:
Quando si ha la possibilità di ritrovarsi con altri colleghi ad esperienze di studio, approfondimento del regolamento e di tutto ciò che ci sta attorno credetemi che è motivo di Grande Orgoglio personale quanto più di gruppo.
Vedere tante persone dedite a monitorare, studiare, superare quiz, analizzare gare di altri ragazzi giovani dà la sensazione, anzi, la certezza, di far parte di una vera famiglia, dove TUTTI ma veramente TUTTI contano. Qualcuno può essere più o meno bravo nei test atletici, un altro più capace nei quiz, un altro più performante su una valutazione con voto azzeccato, ma abbiamo tutti lo stesso obbiettivo che ci accomuna, CRESCERE.
Non c’è miglior scuola nella vita che ti faccia crescere, di essere consapevole della necessità di non fermarsi MAI, nello studio, come nelle difficoltà.
“Esperienza” per me è sinonimo di conoscenza, di vita e di vissuto che ci aiuta ad essere sempre al meglio per affrontare da soli tutti gli ostacoli della vita. L’esperienza arbitrale è unica, da vivere per essere protagonista delle proprie scelte, qualunque esse siano.

1 commento

  1. Renato

    RAGAZZI….. DA PAURA !!!!…
    Sono contento di fare anche da accompagnatore, di fatto è stato così, ma anche NO. ESSERE TESTATO anche io nel mondo degli Osservatori Regionali mi fa solo dare un giudizio UNICO, SEMPLICE E COSTRUTTIVO; L’ARTE DEL SAPERE AIUTA TUTTO E TUTTI.
    Sapere accompagnare, Sapere Osservare, Sapere Correre, Sapere Ascoltare, Sapere di Esserci…. insomma RAGAZZI è ESPERIENZA UNICA e con Il GIUSTO apprezzamento si CRESCE !….. PER FARE CRESCERE…..

© 2024 AIA MANTOVA

Tema di Anders NorenSu ↑