A Genova la formazione biancorossa si è presentata con la nuova divisa ufficiale che richiama i colori del Mantova calcio. Un modo per dare risalto alla novità di una squadra che per la prima volta è riuscita ad esprimere un calcio di alto gradimento grazie al contributo di tanti giovani direttori di gara che sicuramente faranno parlare di sé nel prossimo futuro.

Sul terreno di gioco il modulo utilizzato da mister Cosenza, come più volte provato in allenamento, è stato il 4-3-1-2 che, oltre ad esaltare le capacità tecniche di impostazione e di interdizione di Andrea Copelli e Marko Ivaci, ha valorizzato le qualità di nuovi colleghi come Mehdi Khammouz, Mohammed Syed, Nicola Nardi e Luciano Bonanno tutti e quattro ben oltre la sufficienza. Se per le pagelle del torneo vi rimandiamo alla sezione apposta, in queste righe vogliamo ripercorrere passo dopo passo il cammino dell’Aia Mantova al torneo di Genova.

MANTOVA-ALESSANDRIA 0-0Formazione iniziale: Sanneris; Syed, Mattarozzi, Tridapalli (Copelli Al.), Khammouz; Nardi, Ivaci (Rizzardi), Olmi Zippilli (Bologna); Copelli An. (Anzisi); Totaro (Abbatangelo), Bonanno.

A consuntivo è il match che decide le sorti della qualificazione alle finali. Gli arbitri mantovani dimostrano di essere tecnicamente superiori rispetto ai colleghi piemontesi e nel primo tempo per contare le azioni da gol bisogna utilizzare entrambe le mani. Le occasioni più ghiotte capitano sui piedi di Totaro che, sfruttando la sua velocità, mette a soqquadro l’intera difesa avversaria e si presenta per due volte davanti al portiere dell’Alessandria senza tuttavia riuscire a centrare il bersaglio. L’azione più bella del match ha origine da un passaggio filtrante di Andrea Copelli che taglia in due la retroguardia avversaria e permette a Totaro di arrivare indisturbato in area di rigore. Anche in questo caso la mira non è precisa ed il pallone si perde sul fondo. Ad inizio ripresa si vede anche Nardi, servito da Olmi, ma riuscire a centrare una porta sembra diventata quasi un’impresa. Tuttavia il peggio deve ancora arrivare. In una delle sue sortite offensive Totaro affonda fino alla linea di porta e scivola battendo rovinosamente la testa contro il muretto di recinzione. Sulla panchina mantovana è panico perché a prima vista l’incidente sembra grave, ma Totaro riprende subito conoscenza ed abbandona il campo in barella. Il contraccolpo psicologico è notevole e la manovra offensiva si incaglia. Bonanno avrebbe l’occasione per sbloccare il risultato, ma sbaglia anche lui ed il risultato non cambia fino alla fine. Per Totaro invece il torneo finisce qui.

Migliore in campo: Andrea Copelli  –  Peggiore in campo: Totaro.

MANTOVA-GENOVA 0-0Formazione iniziale: Sanneris; Cappelletto, Copelli Al., Tridapalli (Mattarozzi), Khammouz (Syed); Rizzardi (Zerillo), Ivaci, Bologna (Nardi); Copelli An.(Abbatangelo); Bonanno (Anzisi), Olmi Zippilli.

La seconda gara si gioca sotto il sole di mezzogiorno che imballa le gambe e rende la manovra meno fluida. A questo si aggiunge il nervosismo causato dalla difficoltà nel riuscire a sbloccare il risultato e dalle azioni provocatorie dei colleghi genovesi che improntano la contesa sotto il profilo fisico. C’è inoltre poca intesa tra i due centrali difensivi così le azioni più importanti del match sono di marca ligure con i padroni di casa che approfittano dell’inesperienza di Alessandro Copelli e dei primi segni di cedimento di Tridapalli (costretto al cambio per un risentimento muscolare) per affacciarsi dalle parti di Sanneris. Per nostra fortuna il portiere di Castiglione delle Stiviere è concentrato e reattivo e grazie ad almeno quattro interventi provvidenziali (uno addirittura con il contributo della traversa), mantiene il risultato in equilibrio. Verso la fine del primo tempo l’AIA Mantova si scuote e con Anzisi prova a far male dalla distanza (conclusione di poco sopra la traversa), ma è Olmi la vera spina nel fianco della difesa genovese con il suo moto perpetuo nel settore d’attacco. Purtroppo i suoi compagni faticano a servirlo con i tempi giusti perciò l’unica azione da gol davvero importante capita a Bonanno che al centro dell’area di rigore si vede respingere una bella conclusione indirizzata nello specchio della porta. Andrea Copelli abbandona il campo in segno di polemica contro il direttore di gara per una manata non vista e viene ammonito, poco dopo anche Olmi rimedia un cartellino giallo per un presunto comportamento antisportivo non condiviso dai presenti in campo. Alla fine il pareggio è il risultato più giusto.

Migliore in campo: Sanneris  –  Peggiore in campo: Andrea Copelli.

MANTOVA-CASTELFRANCO 2-0 – Formazione iniziale:  Zerillo; Syed, Copelli Al. (Rizzardi), Mattarozzi, Khammouz; Olmi Zippilli, Ivaci, Nardi; Copelli An.; Anzisi (Bologna), Bonanno (Abbatangelo).

L’ultima partita del girone contro Castelfranco Veneto è decisiva per la qualificazione alle semifinali. Ai veneti basterebbe un pareggio per passare, i mantovani invece devono per forza vincere. Nella sfida da ‘dentro o fuori’ i fischietti virgiliani giocano la partita perfetta correndo un solo vero rischio in tutto l’incontro e monopolizzando il possesso palla. Nell’economia della gara diventa decisivo l’apporto instancabile delle fasce dove Khammouz e Syed corrono a perdifiato e la tecnica di Nardi ed Olmi. Proprio Syed è il protagonista assoluto del match grazie alla doppietta con cui l’AIA Mantova regola Castelfranco. Il primo gol sarebbe da riportare a pagina 5 del manuale del calcio: perfetto lancio dalla sinistra di Olmi e tiro al volo di Syed sotto la traversa. Persino mister Cosenza, pur stropicciandosi gli occhi, rimane meravigliato da tanto spettacolo. Nella ripresa la gara è in discesa e ancora Syed, complice un grossolano errore del portiere veneto, va a segno dando speranza alla formazione virgiliana. Purtroppo nella gara successiva Genova prende letteralmente a sberle (4-1) Alessandria, ormai eliminata, così la differenza premia i padroni di casa. Mantova non è la migliore seconda (Collegno ha totalizzato un punto in più nell’altro girone) così finisce incredibilmente a lottare per il quinto posto.

Migliore in campo: Syed  –  Peggiore in campo: nessuno.

MANTOVA-COMO 1-1 (3-4 dopo i rigori)  –  MANTOVA-PAVIA 5-0

Senza Tridapalli e Abbatangelo infortunati, Totaro in convalescenza, Anzisi rimasto a letto (forse ci saranno ripercussioni disciplinari) e con Cappelletto, Olmi e Alessandro Copelli a mezzo servizio, l’AIA Mantova inizia il girone delle seconde contro Como. In difesa si vede finalmente Martino accanto a Rizzardi e la cerniera difensiva funziona bene. La gara è nervosa visto che i comaschi prima contestano l’arbitro per un presunto rigore non dato (Ivaci non fa fallo), poi provocano in tutti i modi i loro avversari, ma Bonanno porta avanti i virgiliani con un preciso diagonale. L’AIA Mantova è in controllo ma un grottesco autogol di Zerillo rimanda il verdetto ai rigori. Nardi e Rizzardi fanno gol, Andrea Copelli (come più volte successo in allenamento) calcia fuori mentre Ivaci si fa ipnotizzare dal portiere avversario. I comaschi sono invece dei cecchini infallibili e così la formazione biancorossa (per la prima e unica volta in maglia blu) è costretta a lottare per il settimo posto contro Pavia. La finalina non ha storia. Andrea Copelli si ricorda di avere un buon sinistro e sigla una doppietta (il secondo gol in realtà è più un autogol), Bologna lo imita e nel festival della bizzarria c’è spazio pure per il gol del Presidente Martino che nell’esultare per il tanto cercato gol, sfoga la sua rabbia contro mister Cosenza colpevole di non aver creduto in lui.

L’avventura genovese finisce con un 5-0 che aumenta il rimpianto per quello che avrebbe potuto essere e non è stato.

Ma le occasioni per riscattarsi non mancheranno di certo.