Alla quinta giornata Correa del Nord si riposò…rallentando momentaneamente la corsa per lo scudetto. Il bonus del modificatore della difesa, in pratica, gli vale come un gol permettendogli di strappare quel pareggio che lo lascia comunque imbattuto nella massima serie. Rimane l’amaro in bocca alla Sporcacciona per aver a lungo cullato il sogno di essere il primo (e al momento unico) giustiziere del leader incontrastato del campionato e dare una svolta alla classifica che rimane ancora un po’ anonima. Se dovessimo dare un voto ai due protagonisti del match più atteso di giornata daremmo un 7 a Saverio per lo stoicismo messo in campo a difesa del fortino e un 7,5 a Paolo Spitti per la preponderante prestazione firmata Lautaro-Dia che non gli permette di raccogliere quanto seminato.
Se il primo posto in classifica non è minimamente in discussione, tra gli inseguitori imperversa la battaglia. La Virgiliana batte Scarsenal nonostante qualche scelta sbagliata nella formazione di partenza (perché tenere in panchina Luis Alberto?) ed accorcia a quattro punti il suo distacco dalla vetta. A Paolo Bacchi diamo un 8 per aver creduto fortemente in Thuram, mentre Alessandro si merita un 5 per la sfiducia in Caputo (ma non era uno dei suoi punti di forza?).
Al terzo posto della classifica troviamo il Patetico Mineiro di Nicolò Bacchi che si mangia le mani per il pareggio al fulmicotone acciuffato in extremis da Giovanni Cosenza. A Nicolò va un 7 di stima per una squadra (lo avevamo dichiarato nel commento all’asta) di tutto rispetto. All’avvoltoio Dilettantese invece assegniamo un salomonico 6 perché, dopo tutto, rimane il fanalino di coda.
Chiude la giornata il netto successo di Sboca Juniors che surclassa Zemanlandia agganciandolo nei bassifondi della classifica in piena zona playout. Simone fa registrare il miglior punteggio di giornata grazie alla prestazione super di Politano, ma si becca un 5,5 perché sia l’ex Sassuolo, sia Lazovic erano stati schierati in panchina e sono subentrati solo per l’indisponibilità dei due centrocampisti titolari. Martino, invece, si merita un sonoro 4 per l’insulsa prestazione aggravata dalla scelta di tenere fuori Lookman e Raspadori a cui ha preferito un Giroud quasi mai all’altezza del suo nome quest’anno.