Si è tenuto  presso il Centro Sportivo di Cologno al Serio il secondo raduno stagionale di Prima Categoria.
Il programma prevedeva test atletici alla mattina e lezioni in aula nel pomeriggio. Durante la mattina i ragazzi hanno effettuato l’SDS Test sui 51 metri.
Nel pomeriggio, dopo il pranzo presso il Winter Garden Hotel di Grassobbio, l’Organo Tecnico Marco Leali ha tenuto una lezione  sui concetti  che si sono rilevati più controversi riguardo  il pre e il post gara e  piccole pillole tecniche su casistiche da Regolamento. Nella seconda metà del pomeriggio il nostro associato Francesco Maria  Galli , con  i due colleghi Talent  di  Prima Categoria  selezionati  per il progetto UEFA ‘Talent & Mentor’ per la stagione 2021/2022, sono  intervenuti per esporre una lezione incentrata sull’aspetto comportamentale.
Le parole di Francesco a commentare l’evento :
 
”Ognuno di noi ha preparato una presentazione che riprendeva quanto ci è stato insegnato al raduno nazionale svolto a Coverciano poche settimane prima . Sono convinto che l’impegno richiesto a noi Talent non si deve fermare alla semplice realizzazione di noi stessi e l’incarico che ci viene affidato non deve essere contaminato da una pretesa egoistica di essere l’arbitro migliore. Indubbiamente l’aspetto ‘competitivo’ e di realizzazione di noi stessi è giusto che esista, perché è quello che ci smuove a dare sempre il massimo, ma nella misura in cui tiene conto dello spirito che anima tutta l’AIA. A tal proposito essendo noi i fortunati  che quest’anno possono ricevere una preparazione  di altissimo livello da formatori anche internazionali, dobbiamo metterci al servizio di chi per quest’anno non ha avuto la stessa possibilità e trasmettere questo sapere ai nostri colleghi. In Regione come in Provincia, al CRA come nelle singole Sezioni.
Come in una squadra di calcio dobbiamo tutti dare il massimo e permettere a tutti di farlo uniti nell’unico intento di vincere da squadra su tutti i campi. 
Ringrazio chi mi ha concesso questa grande opportunità. L’arbitraggio è un continuo ‘dare e ricevere ’ più ti impegni più i risultati si rendono visibili anche nella vita di tutti i giorni, a partire proprio dalla relazione con gli altri. Perché in fondo durante la nostra attività siamo sempre inseriti in un ampio contesto sociale e la relazione con l’altro assume una grande importanza. Quindi arbitrare senza considerare i nostri compagni di viaggio non ha senso, serve che ognuno di noi riceva e allo stesso tempo dia gratuitamente, proprio come intrensicamente fa l’attività arbitrale ”. 
 
 
I ragazzi durante il lavoro di gruppo tenuto nel pomeriggio